Ravvedimento operoso IVA 2015, c’è tempo fino al 29 dicembre 2016

  • Ravvedimento operoso IVA 2015, c’è tempo fino al 29 dicembre 2016

    Ravvedimento operoso IVA 2015, c’è tempo fino al 29 dicembre 2016

    Buone notizie per chi non ha ancora inoltrato la dichiarazione IVA relativa all’anno 2015. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha reso noto che c’è ancora la possibilità di rimettersi in regola ed evitare i controlli di rito.

    Infatti, entro il 29 dicembre 2016 sarà possibile avvalersi del ravvedimento operoso e presentare la dichiarazione IVA, versando le eventuali imposte dovute, comprensive degli interessi e delle somme a titolo di sanzioni in misura ridotta.

     

    Allo scopo di consentire agli inadempienti di correggere la propria posizione contributiva, l’Agenzia delle Entrate sta inviando, proprio in questi giorni, delle mail di avvertimento bonario a tutti i soggetti passivi IVA che non hanno ancora provveduto all’invio della dichiarazione IVA 2015 e a quelli che l’hanno presentata in maniera incompleta.

    Gli avvisi sono stati inoltrati agli indirizzi di Posta Elettronica Certificata degli interessati. Questi ultimi, inoltre, potranno reperire la comunicazione che li riguarda anche all’interno dell’area riservata personale sul sito dell’Agenzia, nel cosiddetto Cassetto Fiscale; in tal modo, viene garantita la ricezione dell’avviso anche a chi non dispone di un indirizzo PEC valido.

     

    Ravvedimento operoso in caso di omessa dichiarazione

    Una volta esaminato il contenuto dell’avviso, il contribuente che non ha ancora presentato la dichiarazione IVA 2015 potrà controllare la propria posizione ed eventualmente correggerla, sfruttando l’istituto del ravvedimento operoso.

    Nello specifico, potrà presentare la dichiarazione entro il 29 dicembre 2016 e versare le imposte dovute, rendendosi passibile di sanzioni contenute, poiché applicate secondo la misura ridotta.

     

    Chi invece ha presentato la dichiarazione IVA 2015, ma compilando esclusivamente il quadro VA, potrà inoltrare una dichiarazione integrativa, versando le maggiori imposte dovute, comprensive degli interessi.

    La sanzione pecuniaria prevista, in questo caso, è rappresentata dal versamento di una somma pari a 250 EUR, riducibile a 27,78 EUR (un nono), se il ravvedimento è effettuato entro il 29 dicembre 2016. Inoltre, occorrerà regolarizzare la violazione di omesso versamento.

    Se, invece, il ravvedimento viene compiuto oltre tale data, si integra la fattispecie dell’infedele dichiarazione e le sanzioni saranno calcolate in misura ridotta, con riferimento al momento in cui verrà eseguito il versamento.

     

     

    Come contattare l’Agenzia delle Entrate

    I contribuenti che ritengano di aver correttamente compilato ed inviato la dichiarazione o che semplicemente desiderino ottenere maggiori informazioni, potranno contattare i competenti uffici dell’Agenzia ai numeri 848.800.444 (da fisso) e 06.96668907 (da mobile), oppure contattare l’Agenzia tramite il proprio intermediario di fiducia.

     

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