Fatturazione elettronica per le Pmi

  • Fatturazione elettronica per le Pmi

    Fatturazione elettronica per le Pmi

    Un errore comune che molto spesso si compie nel settore dell’imprenditoria è quello di pensare che la fatturazione elettronica sia uno strumento utile soltanto per le grandi aziende mentre, per quanto riguarda le piccole realtà – o quelle a gestione familiare – questa soluzione non sia “necessaria”.
    Niente di più sbagliato perché l’utilizzo di software fatturazione non è soltanto una prerogativa prevista dalle norme fiscali ma un comodo strumento per curare la gestione magazzino, un’occasione per avere sempre l’inventario in perfetto ordine e una soluzione economicamente conveniente secondo l’aspetto fiscale.

     

    L’inarrestabile rivoluzione digitale

    La “nave” della rivoluzione digitale è ormai salpata. Chi continuerà, in modo ostinato, a rifiutare qualunque software fatturazione non potrà rimanere ancorato al passato ma, al contrario, dovrà seguire la corrente: le norme fiscali, infatti, prevedono – e impongono – l’invio telematico di quanto concerne l’amministrazione finanziaria di un’attività commerciale. I dati contenuti nelle fatture, in sintesi, dovranno comunque essere trasmessi online. La conseguenza, caotica e dispersiva, sarebbe quella di tenere una “doppia contabilità” scrivendo prima il cartaceo per poi ricopiare tutto nel formato digitale. Un dispendio di tempo e di denaro che potrebbe facilmente essere evitato.

     

    La customer care

    La velocità nell’individuazione dei prodotti in giacenza, inoltre, consente di rispondere con tempestività al cliente – incidendo positivamente sulla customer satisfaction – e di poter effettuare con precisione gli ordini quando le scorte stanno per terminare. La gestione digitale del b2b, per le aziende virtuose, deve diventare la prassi quotidiana a prescindere che si stia lavorando con clienti esteri, pubblica amministrazione o si abbia il cliente fisicamente presente nella propria azienda. Un modo di pensare, questo, orientato alla crescita del proprio business.

     

    I risparmi economici

    Convenienza organizzativa ma anche relativamente agli obblighi burocratici. Nel documento economico finanziario appena approvato dal Consiglio dei Ministri è stata prevista una riduzione degli adempimenti fiscali per tutte quelle aziende (micro, piccole, medie o grandi) che utilizzano la fatturazione elettronica e la registrazione dei corrispettivi.
    L’intento dello Stato è quello di combattere con maggiore efficacia l’evasione fiscale e, contemporaneamente, snellire la macchina burocratica ed evitare all’imprenditore lunghe code agli uffici pubblici o materiale cartaceo da produrre e conservare. Un ritorno economico di cui beneficerà anche lo Stato che, tramite il ministro Padoan, ha già annunciato di voler riflettere sul gettito fiscale.

     

    Lo spazio occupato

    La normativa attuale, infine, invita l’imprenditore a conservare la contabilità – ed eventualmente presentarla per un controllo – per almeno 10 anni. La differenza nella mole dello spazio occupato, in caso di cartaceo o digitale, sarebbe notevolmente differente. Molti scaffali, quindi, sarebbero liberati a vantaggio delle dimensioni ridotte di un CD o cloud.
    Le fatture emesse, conservate con una firma digitale, verrebbero indicizzate in modo chiaro e univoco trasmettendo, immediatamente, trasparenza e precisione.
    “Rottamare” l’antico metodo di lavoro a vantaggio di quello nuovo, dunque, deve diventare un principio culturalmente accettato da ogni imprenditore. Quelli sopra citati, infatti, sono solo alcuni dei vantaggi che non tarderanno ad arrivare per tutta l’azienda.

    Leave a comment

    Required fields are marked *