Concorrenza dall’estero, come difendere la propria PMI?

  • Concorrenza dall’estero, come difendere la propria PMI?

    Concorrenza dall’estero, come difendere la propria PMI?

    La mutazione dei mercati è continua e al giorno d’oggi particolarmente rapida, a qualsiasi livello. Le Piccole e Medie Imprese italiane non sono quindi escluse dal processo; anzi sono proprio queste a soffrire dell’agguerritissima concorrenza straniera, più di qualsiasi altro tipo di organizzazione aziendale. Grazie a delle particolari dinamiche d’investimento e produzione (che non sarebbero attuabili nell’occidente, a causa di una società strutturata in modo radicalmente diverso), è sempre più elevato il numero di brand orientali capaci di offrire prodotti dalla buona qualità con prezzi notevolmente ridotti; prendendo in considerazione il solo ambito europeo, invece, probabilmente sono i marchi del nord Europa quelli che potrebbero rappresentare un concreto pericolo per le realtà d’impresa di piccole dimensioni. Basti pensare al mercato dell’arredamento e all’effetto che uno dei più noti brand svedesi stia esercitando nel settore, mettendo a rischio l’artigianato come mai prima d’ora. Quali sono, quindi, i metodi più efficaci per contrastare il potere delle grandi multinazionali e mantenere in positivo l’attività della propria PMI?

     

    L’importanza del web

    La presenza del proprio brand su Internet è ormai fondamentale (fatta eccezione per alcune nicchie che, seppur con grandi flussi economici, si distinguono per quantità trascurabili di acquirenti). Gran parte della visibilità di un brand si ottiene per l’appunto sul web, che a differenza del passato può essere raggiunto da un’enorme quantità di dispositivi, fissi o mobili, che fanno parte della vita quotidiana di centinaia di milioni di potenziali clienti. Tramite i link di affiliazione e le numerose strategie analoghe, inoltre, il sito web della propria PMI può garantire addirittura dei guadagni extra in cui non siano direttamente coinvolte le vendite. Naturalmente tutto nel rispetto delle norme fiscali vigenti.

     

    Parola d’ordine: accessibilità

    Il concetto di accessibilità è ampio: i contenuti web relativi alla PMI di cui si è a capo devono essere chiari, comprensibili da chiunque. Questo non dipende solo dalla forma, ma anche dalla possibilità di scegliere fra più lingue. Prima fra tutte l’inglese, che ormai è considerata a tutti gli effetti una lingua universale. Meglio investire su dei buoni traduttori, piuttosto che perdere la possibilità di esportare efficacemente il proprio marchio al di fuori del contesto nazionale. Se la propria strategia aziendale non prevede vendite all’estero, il concetto non cambia: l’unico modo per superare la concorrenza degli altri paesi (non potendo agire direttamente ed efficacemente sul prezzo di vendita dei propri prodotti o servizi) è offrire del materiale informativo che ispiri la massima affidabilità, sotto tutti i punti di vista.

     

    Attenzione ai dettagli

    Con quanto appena trattato non si intende, ovviamente, che l’andamento dei mercati abbia portato in qualche modo a dover “spostare” le risorse. Queste dovrebbero essere invece distribuite con equilibrio. Niente deve essere quindi trascurato: la visibilità su Internet così come l’attento controllo dei magazzini, i software di fatturazione così come la coordinazione ottimale della forza lavoro interna. Non è raro che il successo di una PMI venga disturbato da un singolo dettaglio trascurato, un’eventualità di cui tener conto per garantire al proprio progetto i migliori risultati raggiungibili.

     

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